giovedì 18 febbraio 2010

i personaggi di Antonio Albanese

Ieri sera siamo andati al teatro Ciak a vedere lo spettacolo "Personaggi" di Antonio Albanese.
Molto bello. Anzi molto molto molto bello.
Per me, che non ho la TV da almeno dieci anni, è stato un momento di ripasso e insieme di aggiornamento: alcune macchiette, come Alex Drastico o Epifanio, non le vedevo da un sacco di tempo; altre (Cetto La Qualunque o il Ministro della Paura) le avevo viste solo per caso, in qualche serata passata a casa di chi possiede la scatola magica; altre, infine (il Professore, Perego, il Sommelier), mi erano completamente nuove.
Durante il pezzo del Professore ho rischiato di morire dal ridere.
Il Ministro della Paura mi ha fatto schiantare con la faccenda dello snowboard e dell'acquascooter.
Su Perego ho tremato: se sei brianzolo, non è per niente comico, perché ti rendi conto che di Perego ne conosci almeno una cinquantina, e che più di metà fanno parte a qualche titolo della tua famiglia.
È uno spettacolo davvero divertente, ma anche con inserti messi lì per far pensare.
Quello più bello è nella parte finale del monologo di Epifanio, che parte dalla sua chiamata per il servizio militare e conclude con una fantastica ramanzina all'ufficiale addestratore, perché le sue mine antiuomo sono una scorciatoia scorretta, ingiusta, imbecille... mi veniva da piangere, e non sto scherzando, ero commosso nel vedere che c'è ancora qualcuno che dice queste cose apertamente, su un palcoscenico.
Io non credo che questo povero Paese abbia più possibilità di salvarsi, ma ieri sera il signor Albanese per quasi due ore mi ha fatto sperare un po' di luce.
Questo post è per ringraziarlo.

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