Ultima news del giornale della domenica: Pietro Colaprico (di cui ho grandemente apprezzato la Trilogia della Città di M) ha scritto un articolo sul caso di concussione che coinvolge un consigliere comunale milanese, un certo Mirko Pennisi, beccato con le mani nella marmellata mentre intascava una mazzetta da diecimila euro per una pratica edilizia.
L'articolo di Colaprico è centrato sull'idea che questa non sia che la punta di un iceberg che i magistrati milanesi potrebbero arrivare molto presto a svelare nella sua interezza, generando un altro macello in stile tangentopoli; ma non è questo che mi ha fatto schiantare dal ridere (anche qui, come per il botox, non mi serve un articolo di giornale per sapere che a Milano - e interland - affari e potere ballano su una musica spesso troppo stonata). In realtà l'articolo mi è piaciuto soprattutto per la descrizione che Colaprico fa di questo Pennisi, da cui emerge un personaggio improbabile, uno di quei bausciotti milanesi sempre pronti a intortare il vincenzo di turno, uno a cui nessuno sano di mente affiderebbe nemmeno una moneta da 2€.
E la Moratti gli ha dato la presidenza della Commissione Urbanistica del Comune.
Brava. Ottima capacità di giudizio. Lungimirante.
Si vede che anche lei, come l'egregio Bertolaso, è caduta in una trappola.
Per polli.
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