Oppure parcheggio in tripla fila. Oppure faccio pipì contro al muro. Oppure mi compro una bici da settemilacinquecento euro e la pago con un assegno scoperto.
Quando vengono a chiedermi conto delle mie malefatte, propongo al Capo dello Stato una interpretazione della legge.
Così il TAR aspetta che venga pubblicato un ddl, e poi può giudicare se ammettermi alla collettività o no.
E se non mi ammette, minaccio una prova di forza.
Poi denuncio Greenpeace e chiedo il controllo totale di tutte le liste presentate dal 1948 a oggi.
Poi vado in udienza privata dal Papa e mi faccio benedire per direttissima.
Questa non è civiltà.
Questa non è nemmeno anarchia.
Questa è pura e semplice barbarie.
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