Leggo sulla BBC che un certo pastore Terry Jones, del Dove World Outreach Center di Gainesville, Florida, avrebbe annunciato di voler bruciare su un rogo delle copie del Corano per rispondere alla barbarie islamica nell'anniversario dell'attacco alle Twin Towers di Manhattan. Il suddetto pastore elenca anche dieci deliranti ragioni a sostegno di questa sua pazzesca iniziativa (a me piace soprattutto la numero due: il Corano, per questo tizio, NON è santo perché non ha le sue origini in Dio; quindi è giusto bruciarlo. Il che significa che questo decerebrato ritiene giusto bruciare i libri che non hanno origine in Dio: cioè TUTTI i libri che sono stati scritti da uomini. Mi chiedo se questo perverso entimema possa essere applicato anche al SUO libro, tanto pubblicizzato nel sito). In realtà la setta del signor Jones è molto piccola, non arriva nemmeno a un centinaio di adepti, il che la dice lunga sull'appeal della sua teologia sui suoi concittadini.
Ma il comandante in capo dello sforzo militare americano in Afghanistan, generale Petraeus, si sente in dovere di intervenire, chiedendo di evitare il rogo perché, spiega, metterebbe in pericolo la vita dei soldati americani.
Mica ricordando che bruciare i libri in piazza è una prassi nazista. Non sia mai.
Lui, del resto, esporta la democrazia, che è americana (come, per inciso, il pastore Jones).
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