sabato 30 ottobre 2010

Il governo pensa al precariato

Leggo sul sito di avvocatolaser, e volentieri segnalo, questo bell'articolo tecnico - a onta del titolo trucido, ma l'avvocato ne spiega bene le ragioni - sul cosiddetto "collegato lavoro".
In effetti sono cose che fanno pensare.
Soprattutto lascia interdetti il silenzio dei media sul vero contenuto di questa legge: come al solito, anche i giornali online riportano in questi giorni polemiche sulle abitudini sessuali dell'Utilizzatore Finale, sul lodo Al Phano, su come l'Insetto #1 della RAI tratta il delitto Scazzi. Sono cose importanti, è verissimo, faccende laide che mettono in luce la deriva politica e culturale del Paese.
Ma questa legge è un furto che penalizza tutti i lavoratori nei loro diritti: questa legge è MOLTO più grave degli abusi sessuali dell'Arcoreo, della merda televisiva dell'Insetto, della protezione che Al Phano & Skeletor vogliono accordare al loro boss. Questa legge demolisce un altro pezzo di garanzie per il mondo del lavoro.
Noi siamo qui come dei ciula a incazzarci perché il Capo del Governo interviene in diretta telefonica in una Questura, raccontando balle grosse come Zeppelin per far liberare una minorenne amica di un losco parrucchiere e di un ottuagenario dipendente dai tavoli verdi; sui pochi giornali che osano opporsi al Tyrannosaurus Mediaticus si sprecano fiumi di parole (anche divertenti, per carità) sulla questione, ma intanto in Parlamento si vota una legge che decurta i nostri diritti di lavoratori di un altro brano consistente, con il beneplacito dei maggiori sindacati, che ormai non sono altro che macchine per perpetuare sé stessi.
Che cosa ci rimarrà in mano, se non impariamo a difenderci da soli?
E se cominciassimo ad aprire gli occhi?

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