sabato 29 gennaio 2011

La madre dei deficienti partorisce a ritmo serrato

La foto è stata scattata a Lissone, all'ingresso del parcheggio lungo via Dante, tra i giardini pubblici e la palestra della scuola.Ora: posto che, di default, occorra avere la scatola cranica vuota per inneggiare ad Hitler, il fatto che chi ha tracciato la scritta non sia in grado di distinguere tra tedesco e inglese, tra grido di battaglia e saluto confidenziale, dimostra tutta la sua validità culturale e la sua preparazione.
Il che però non deve confortarci: preferirei che un decerebrato del genere inneggiasse ad una squadra di calcio, ad un portale internet, alla (ormai scontata) figa, piuttosto che al sinistro imbrattatele. E la chiave del perché sia andata così è proprio in quell'errore marchiano nell'uso di un HI al posto di HEIL: questo misterioso scrittore è un sesquipedale ignorante, e perciò assorbe come una spugna, senza filtro alcuno, ciò che gli passa l'informazione del mondo in cui vive, compresi Presidenti del Consiglio che raccontano freddure razziste sugli ebrei e senatori fascisti che danno dell'ebreo (in senso evidentemente spregiativo) a chi si oppone alla loro visione clientelare e mignottocratica del potere.
Questo è il vero pericolo, perché rischiamo che quando questi signori chiederanno di nuovo delle leggi di segregazione per gli ebrei, i dissidenti, i comunisti, gli zingari, i froci e tutti quelli che non la vedono come loro, avranno a disposizione un bell'esercito di ignoranti per supportare queste richieste, e non più certo con la vernice spray, ma - in maniera più adeguata alla loro caratura intellettuale - con il manganello, l'olio di ricino, il colpo alla nuca.

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