sabato 22 gennaio 2011

Non lasciare che siano altri a fare quello che dovresti fare tu

La situazione politica di oggi è quella che è.
Una merda.
Lo sappiamo tutti.
Ma tra ieri e oggi sui giornali (e persino nel giornale radio di RadioPop), ho visto sottolineata in continuazione l'importanza della riunione della CEI di lunedì, della reazione del papa, dell'intervento di Bagnasco, dei commenti degli stranieri.
Ora, di fronte a questo atteggiamento tipicamente italiano, per cui devono essere sempre gli altri a dire qualcosa, a fare qualcosa, a muovere il culo per toglierci le castagne da fuoco, io ho una sola cosa da dire.
E non la dirò con le mie parole, che sarebbero poca cosa, ma ricorrerò ad una canzone tradizionale siciliana, interpretata magistralmente da Roy Paci insieme alla Banda di Avola.
Un avvertimento: non saltate la presentazione che precede il brano, perché Roy Paci parla un po' di mafia, di burattinai che tirano i fili e che sfruttano i "picciliddri"... io credo che abbia ragione quando, proprio all'inizio, dice che è una canzone attualissima .

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