martedì 15 febbraio 2011

Spiacevoli novità

La mia frequentazione della bicicletta urbana mi aveva abituato al movimento nel traffico: non che io fossi un virtuoso, ma quantomeno un onesto artigiano dello slalom tra le lamiere, un cottimista del bordostrada, un praticone del tombino insidioso. Insomma, uno si abitua a certi pericoli, dopo un po' li sa anche valutare al meglio, ne prevede mosse improvvise e inevitabili staticità, previene agguati, anticipa imboscate, depista aggressioni e colpi di mano.
Ultimamente un nuovo elemento è entrato nel quadro che ogni ciclista urbano deve tenere costantemente sotto controllo per evitare la Morte, aggiungendosi ad autobus, autosnodati, camion, bilici, torpedoni, furgoni di ogni foggia e dimensione, tram, rotaie (senza tram), filobus, taxi, moto, motorini, carri attrezzi, ambulanze e jeep dell'Esercito, e le infinite miriadi di auto private: il pedone.
Lo si trova ovunque - sulla linea di mezzeria come nel mezzo della carreggiata, sulla pista ciclabile come in pieno incrocio - e in qualsiasi configurazione - tranquillo passeggiatore in loden e coppola, corridore in tutina di lycra nera con inserti catarifrangenti, arpia ingioiellata con cagnolino in cappotto Burberry, a coppie variamente assortite, in amabile o irosa conversazione telefonica, con o senza auricolare, hip hop stravaccato con cuffia da sala di registrazione, vecchietto con botolo extralarge e guinzaglio allungabile, genitore passegginigero, madre marsupiale, nonno portabambini, filippino con borse della spesa, attacchino, operatore ecologico, operaio di ATM, A2A, Comune, facchino, fattorino, fancazzista e fischiettatore. Ieri ne ho visti due in piena rotonda di Piazza Conciliazione, in uno slargo senza strisce, senza semaforo, senza speranza, pericolosissimi per sé e per gli altri.
Paradossalmente il peggio si vede all'attraversamento sulle strisce: al rosso, sempre più spesso sciamano dal marciapiede creando una sorta di bolla tumorale attorno al palo del semaforo, che il ciclista deve evitare tirandosi verso il centro della carreggiata, operazione non mai facile né sicura.
Perché mai, mi son chiesto. Cos'è che spinge il pedone, in sprezzo della disciplina e finanche della sua incolumità, a spingersi nel mezzo delle strade?
E, cogitando, mi son fatto un paio di idee.
In primis, i pedoni stanno per la strada a causa dell'invasione dei marciapiedi da parte di qualsiasi altra cosa: motorini e moticiclette -parcheggiate o in movimento- automobili, biciclette, autogru, escavatori, tavolini di caffè con relative sedie, sdraiette, poltroncine e divani e interi gazebo in metallo e vetro; espositori di periodici, cartelli e sagome pubblicitarie, bidoni della monnezza, sacchi della monnezza (senza bidone), monnezza (senza nemmeno i sacchi), merde canine -talora di dimensioni invero ragguardevoli-, pacchi di giornali gratuiti, accattoni, bambini monopattini, semplicissime buche (spesso a sorpresa), transenne, pali, uscieri e buttafuori. Mancano i cavalli di Frisia e i sacchi i sabbia, e siamo a posto.
In secundis, i pedoni stanno per la strada a causa della loro stessa maleducazione e inciviltà, che è una specie di virus che ha intaccato tutta la società milanese, e forse italiana. Anzitutto, amplissima parte dei pedoni è composta da automobilisti che hanno appena parcheggiato, e che continuano a credersi i padroni della strada, luogo ove fanno il cavolo che vogliono. E poi, il comportamento in generale sta rapidamente degradando. Se suoni il campanello per segnalare a qualcuno che è di spalle che tu stai arrivando, ti prendi un vaffanculo sonoro. Se ti fermi e cerchi di far ragionare il pedone, in 9 casi su 10 non ti dà retta, inizia a vomitarti addosso una rabbia livida che non può essere giustificata solo dalla occupazione indebita dei marciapiedi, ma è pura e semplice maleducazione, incapacità di ascoltare l'altro, di condividere alcune regole basilari, di stare, insomma, in una condizione di civiltà.
Cioè fa esattamente quello che la televisione degli ultimi venti anni gli ha insegnato a fare.
Questo Paese è sempre peggio.

1 commento:

  1. http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/16/news/pedoni_nyc-12517689/?ref=HRERO-1

    cos'è, vi siete messi d'accordo? :-)

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