Qui non si muove un accidente di niente. Nemmeno le informazioni: quando va bene, ti parlano della Libia, e quasi sempre cercando di indorare la pillola, bene attenti a non irritare la classe dirigente italiana, che con il Colonnello ha fatto affari da destra, centro e sinistra. Egitto, Tunisia, Bahrain, Arabia Saudita, Yemen, Siria, Giordania, Kuwait, Oman, Qatar, Marocco, Algeria, Iran sono invece sommersi dal vaniloquio della moda, della tecnologia, della politica autoreferenziale.
Poi la mattina vai al lavoro, provi a parlarne, e scopri che i tuoi colleghi pensano al campionato di calcio, alla macchina nuova, al mutuo, alle ore che perderanno l'anno prossimo, alla pensione, al programma, a come affronteranno l'Esame di Stato quegli scalzacani dell'ultimo anno. Gli alunni non ne sanno un cazzo di niente, sono ignoranti come i politici (se gli chiedi cos'è il Medio Oriente, semplicemente vanno in panico), e comunque non hanno idea di cosa sia il mondo appena fuori Milano. Poi parli con le famiglie, e trovi gente assolutamente incapace di un comportamento adulto.
Poi ti viene addosso una specie di magone, un groppo alla gola, uno sconforto dell'animo abbattuto che ti chiedi se per caso sei tornato alla preadolescenza.
A me questo paese fa sempre più schifo.
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