Non mi pare vero: l'altroieri ero un orrido nanetto che frignava in mezzo al cortile perché non riusciva a tenere in equilibrio una bicicletta (è uno dei ricordi più antichi che ho).
Eppure in mezzo ci sono state migliaia di giornate, da ognuna delle quali sono uscito un po' cambiato, un po' nuovo.
Assommando tutte quelle giornate, vedo che la mia vita è stata di una ricchezza inaudita.
Il mio amico Emanuele dice che, per fare tutto quello che ho fatto in 40 anni, devo aver venduto l'anima al demonio.
Ci ho pensato su tutto il giorno, oggi, mentre riparavo la foratura di una ruota della mia ultima bici, mi procuravo qualche nuova App per il telefono, cercavo di non odiare il piccolo animaletto che mi razzola in casa urlando e devastando, scartavo il mitico pacco dono dei miei parenti (che conteneva un banjo, il prossimo strumento che imparerò a suonare).
Non ho venduto l'anima al demonio, direi proprio di no.
Anzi.
Se c'è una cosa che imparato, in 40 anni, è che non ho niente di mio da poter vendere, perché ciò che ho, l'ho avuto dal Signore della Vita.
Cercare Lui nei suoi infiniti misteri.
Agitarmi per trovare e imparare sempre nuove cose. Su Lui. Su noi. Su noi e Lui.
E poi parlarne agli altri. Di noi. Di Lui. Di Lui e noi.
Ecco cosa ho fatto in 40 anni.
Tutto qui.
PS: ne vado fiero, e sono molto, molto contento.
Auguri Marcello,
RispondiEliminamolto interessanti questi 40 anni. La cosa che mi piace di più è che sei molto molto contento. Ancora auguri. pgio
ciao cello,, un grande abbraccio e welcome into the fourties.
RispondiEliminavediamoci la prossima settimana sono in itaglia.
davide