giovedì 9 febbraio 2012

Fetenti Minchioni Internazionali

Pare che il governo fantoccio della Grecia abbia trovato l'accordo: ci saranno altri tagli, altre restrizioni, altri sacrifici - ovviamente sulle spalle dei soliti stronzi, tanto ai politici nessuno può toccare niente, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.
Così la Troika è contenta, e sgancia la grana.
Grana che, ovviamente, finirà a risistemare anzitutto il sistema finanziario greco, di certo non la vita di Niketas Kapopopulos o di Dimitra Crepadeteros, che invece dovranno continuare a tirare la cinghia (finché gli porteranno via pure quella).
Che cosa non si fa per una Troika di cui sia parte integrante il Fondo Monetario Internazionale!
Ci pensavo oggi, e riandavo con la memoria al bel tempo della mia felice giovinezza cattoattivista, quando i missionari di ogni confessione e colore (gente che di Terzo Mondo ne sapeva più di tutti i passacarte di ONU e FAO messi insieme) mi raccontavano ogni volta la stessa storia: il Fondo Monetario Internazionale, lungi dall'aiutare i Paesi del Terzo Mondo (come si chiamavano allora), li danneggia due volte, perché presta soldi solo per progetti che in realtà avvantaggiano i Paesi sviluppati, e poi li richiede indietro con interessi che stroncano qualsiasi possibilità di riscatto economico.
Poi mi veniva in mente che, anni fa, India e Cina rifiutarono apertamente le politiche del FMI, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
E invece l'Argentina fu rovinata da quelle politiche, e Basettone Menèm (o era il suo successore?) dovette fuggire in elicottero dalla Casa Rosada per evitare di essere linciato dalla folla inferocita. Potrei andare avanti con altri esempi - ma mi limito a quelli macroscopici.

Io continuo a meravigliarmi dell'idiozia dell'uomo.
I miei missionari, e io peggio di loro, non erano dei laureati in Scienze Politiche o in Economia. Eppure capivamo perfettamente che quelle politiche economiche erano ingiuste, inique, fallimentari.
Oggi, fiori di cervelloni d'Europa (loro sì, economisti) affidano di nuovo la gestione di un Paese nel cuore del Mediterraneo alle stesse identiche teste di minchia che hanno rovinato l'Africa e mezzo Sudamerica, senza un minimo di coscienza storica, di capacità di analisi, di umiltà, di onestà. È una roba da pazzi.
La Grecia rischia di finire come l'Africa degli anni Settanta: un bagno di sangue.
Un bagno di sangue che si allargherà ben oltre i confini del Peloponneso.

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