giovedì 10 maggio 2012

Ci risiamo con il Passera

Corrado Passera ha esternato.
L'ho sentito alla radio, e non ci ho creduto.
Ho controllato su Internet, e ho dovuto rassegnarmi: sia l'Unità che il Corriere hanno la notizia - e comprensibilmente ambedue la nascondono in articoli tendenzialmente compilativi, in cui il titolo segnala altro.
Comprensibilmente, dico, perché il signor Passera non ci fa una bella figura.
Ho già avuto modo di commentare l'acume di questo super tecnico, che già una volta è riuscito a farsi sorpassare dalla notizia della tragedia, prendendone atto con deprecabile ritardo. Dopo 5 mesi ci ricasca: pare che oggi abbia affermato che gli effetti della crisi recessiva in Italia sono durissimi e arrivano a colpire la metà della popolazione e che la tenuta sociale del Paese è a rischio.
Signor Passera, glielo chiedo di nuovo: ma voi, al Ministero, che cazzo fate tutto il giorno? Vi masturbate?
Perché io (che non sono un economista, tanto per chiarirlo una volta in più) l'avevo capito dieci anni fa che in Europa stavamo andando dritti verso lo sfascio: mi era bastato vedere come andavano le cose in Asia.
E lei, già amministratore delegato di una delle più importanti banche italiane, è lì a farsi superare dai fatti? E con tutti i soldi che prende?
Signor Passera, mi pare che lei sia costantemente in ritardo.
Che ne direbbe di prendere in considerazione in tempi anticipati l'idea di levarsi di torno, restituendo agli italiani la possibilità di scegliersi i propri governanti come succede nelle Democrazie vere? Così magari invece di arrivarci tardi, a quella fatidica decisione, ci arriva in tempo... in tempo per noi, s'intende.

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