venerdì 14 dicembre 2012

"Benedetto" un corno - il ritorno

Pare che il capo di Stato della monarchia Vaticana, l'ultima teocrazia rimasta nel mondo che solitamente individuiamo come civile, abbia appena tirato fuori dal cilindro un'altra delle sue invettive contro gli omosessuali.
Pare (almeno da quanto ho letto su Repubblica online e sul Corriere online) che il papa cattolico abbia addirittura detto che il riconoscimento legale delle coppie omosessuali sia "una ferita grave inflitta a giustizia e pace".
Ora, io credo che il signor Ratzinger sia un pessimo interprete della Scrittura, e l'ho già scritto su questo blog. Credo anche che, però, abbia il diritto ad avere le sue opinioni, anche quando sono diverse dalle mie. Credo però che quelle opinioni siano da combattere con fermezza, determinazione e costanza, perché non sono per nulla evangeliche e perché riportano l'umanità ad un periodo di oscurantismo che non deve più avere diritto di cittadinanza in Europa.
Ma ciò che mi irrita di più al momento è che queste idee il papa cattolico le ha scritte nel messaggio per la festa della Pace, che viene consegnato a tutti gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. Il che significa che un monarca teocratico presenta agli Stati con cui ha delle relazioni una esortazione (che ha i crismi di una rivelazione divina, e come tale è infallibile) su quale sia la verità a proposito dei diritti dei cittadini, verità a cui si augura che quegli Stati ispirino la loro legislazione.
Mi sembra davvero eccessivo: è come se i Francesi andassero, putacaso, in Indocina a dire che le leggi di quei Paesi si devono ispirare ai criteri della laicità dello Stato, fondati nella Rivoluzione Francese. Che è quello che è successo, con le conseguenze che tutti conosciamo (e che un bravo cristiano dovrebbe esecrare, giusta gli insegnamenti del Vangelo): Pol Pot impara gli ideali rivoluzionari a Parigi e per imporli ai cambogiani ne massacra quasi due milioni. Bel colpo, "Santità".
In effetti, la settimana scorsa lo stesso papa ha incontrato e benedetto la promotrice delle legge ugandese che chiede la pena di morte per i gay: mi pare un perfetto esempio di quali siano le conseguenze pratiche a cui prese di posizione di questo genere possano portare.
Signor Ratzinger, faccia un favore al Vangelo di Gesù e a tutti i battezzati: la smetta di scrivere.

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