domenica 7 luglio 2013

B. STOKER- Dracula

Siccome mi son preso un cicchetto da qualcuno che dice che non scrivo più (e Dio sa se ne avrei voglia, ma il tempo scarseggia), ecco che impegnandomi provo a rimettermici.
Oggi, come da titolo, recensione di un vero capolavoro. Siccome la lettura della sciacquatura di piatti della Meyer mi aveva messo voglia di rileggermi il capostipite di tutti i romanzi di vampiri, ho deciso che me lo sarei scaricato (gratis) sul telefono e me lo sarei sciroppato in lingua originale. Gran scelta. Bram Stoker è bravissimo: nonostante il libro sia del 1897, è ancora godibilissimo: la prosa è ariosa ed elegante, le descrizioni sono perfette e i personaggi credibili (persino quel fenomeno di Van Helsing), l'idea della narrazione costruita con un collage di lettere, diari, appunti di viaggio e di riunioni è molto moderna. Si legge che è un piacere e va via senza mai lasciarti un attimo di tregua. Me lo sono proprio goduto.
Mentre leggevo mi venivano in mente: E.A. Poe, H.P. Lovecraft,  Kill Bill di Quentin Tarantino, i vari misteri di frate Cadfael di Ellis Peteres, il video di Walking in my shoes dei Depeche Mode e quello di Istrice dei Subsonica.

2 commenti:

  1. Finalmente, prof, possiamo deliziarci con un altro suo articolo. Intende aspettare altri cinque mesi prima di scrivere ancora?
    Lo sa che ho qualche problemino con questi strumenti elettronici, quindi apprezzi lo sforzo.
    Sara dal Nepal (sono viva: e' l'unico modo che ho trovato per comunicare con lei)

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    1. Oh San Gesù... passare dal Blog? Giuro che questa è la prima volta che mi capita! Sono contento di sentirti e di saperti viva, mi stavo quasi preoccupando... Fatti sentire quando sei a Milano!

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