venerdì 17 settembre 2010

Try the new archistar park

Milano è un parco dei divertimenti.
Ma solo per archistar.
Super cantieri occupano interi quartieri, piccoli cantieri ingombrano i marciapiedi per metri e metri, micro cantieri sbarrano accessi o ingombrano la carreggiata stradale. TIR di ghiaia e terra circolano su strade di pavé larghe meno di tre metri, furgoni vomitati tutte le mattine dal vivaio dei magutti parcheggiano in doppia fila uno dietro all'altro, gru altissime piazzano i loro pseudopodi idraulici nelle pubbliche piazze, sulle piste ciclabili, gli attraversamenti pedonali, persino i parcheggi per auto (che per i milanesi sono più sacri della Madonnina).
Il massimo del delirio è, nel mio quotidiano percorso a ostacoli da e per il lavoro, la zona attorno alla stazione di Porta Garibaldi. La stazione è circondata da uno sbarramento impenetrabile di cantieri mutevoli come un'idra: settimana scorsa, alla ripresa della scuola, quella che fino a quindici giorni prima era una strada si era mutata nell'ingresso di un cantiere e io mi ci sono infilato diretto... È tutta una girandola di sensi unici, rotondine improvvisate, tratti di asfalto sinuoso, Simplegadi cementizie che si spostano con frequenze imprevedibili, alle volte da mane a sera. Quando arrivo dal centro mi è ormai impossibile atterrare direttamente in stazione. Da corso Como, no: la strada che taglia viale Sturzo è solo in uscita da Garibaldi. Da viale della Liberazione, nemmeno parlarne: c'è un tunnel nuovo di pacca, tutto pannelli ludici e luci al neon, solennemente vietato alle biciclette (non cercatelo sullo streetview di Google, le foto sono troppo vecchie). Il sottopasso di via Tazzoli, che porta ai binari dal 14 al 20, ha la rampa per le bici chiusa da una settimana. Per arrivare in piazza Freud venendo da viale Liberazione devo fare il giro dell'oca, passando da corso Como e sparandomi un pezzetto di viale Sturzo, che non è mai piacevole - dato che gli automobilisti lo prendono per una succursale della pista di Monza.
Tutto ciò sarebbe già aberrante.
Ma la cosa DAVVERO sconfortante è che il PD sembra orientato a candidare signor Boeri a sindaco di Milano.
Evviva l'alternativa.

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